E’ stata presentata lo scorso 23 agosto la nuova campagna sulla sicurezza su lavoro lanciata dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Lo slogan è: “Sicurezza sul lavoro. La pretende chi si vuole bene”. La campagna, che si svolgerà da agosto 2010 a maggio 2011, si rivolge ai lavoratori e alle aziende, con un focus specifico sui settori più a rischio: edilizia, agricoltura e trasporti
La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori rappresenta una assoluta priorità per l’Italia che, secondo le indicazioni dell’UE, ha l’obiettivo di ridurre del 25% gli infortuni sul lavoro entro il 2012 – spiega una nota del ministero – Un traguardo piuttosto ambizioso ma di grande importanza, non solo in relazione ai costi che il fenomeno infortunistico produce (oltre 45 miliardi di euro all’anno nel 2005 secondo i dati INAIL, pari al 3,21% del PIL), ma principalmente per l’attenzione dedicata alla dimensione sociale e umana del problema.
L’obiettivo della campagna, così come previsto nel D.Lgs. 81/2008, anche noto come Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, è promuovere un vero e proprio cambiamento culturale, “un processo collettivo di sensibilizzazione e responsabilizzazione, in cui ogni cittadino assume un ruolo attivo”.
Dalle statistiche, infatti, emerge che la maggior parte degli incidenti sul lavoro possono definirsi di natura “comportamentale”.
“Sulla base di tali premesse – continua la nota – è stata realizzata una campagna di tipo emozionale che, abbandonati i toni gravi e le mere raccomandazioni, mira a colpire e coinvolgere maggiormente l’opinione pubblica grazie a un punto di vista inusuale e a cambiare l’approccio comunemente adottato rispetto a un problema drammatico e purtroppo ancora molto diffuso”.
L’iniziativa di comunicazione, pur rivolgendo l’attenzione all’intera popolazione, ha come target specifici i lavoratori e i datori di lavoro, nella convinzione che la strategia di contrasto degli infortuni sul lavoro può risultare massimamente efficace se messa a “sistema”, con un’ effettiva collaborazione delle parti coinvolte. Il messaggio si conclude con un richiamo a una specifica area del sito del ministero da cui è possibile accedere alle informazioni relative ai temi chiave della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di lavoro, alle iniziative e alle attività in corso, agli ambiti di intervento istituzionali, alla normativa di riferimento e ai quesiti posti sulle sue modalità di applicazione.