È prevista per il 10 luglio prossimo un’importante votazione della Commissione Pesca del Parlamento Europeo sui sussidi pubblici al settore pesca. Una data che potrebbe essere decisiva per la salute del mare, per il futuro dei pescatori artigianali, per il ripristino degli stock ittici e per le tasche dei consumatori.
Se ne parlerà in una serata organizzata da OCEAN2012 e Slow Food durante il Festival Caffeina Cultura di Viterbo, dal titolo: “Non fare il pesce lesso! Ricette per un mare di sostenibilità”. Obiettivo: parlare di pesca e pesce sostenibile, con uno sguardo all’Europa e alla Riforma della Politica Comune della Pesca (PCP) per riflettere su quali dovrebbero essere per l’Unione Europea gli obiettivi per garantire un futuro ai pesci e ai pescatori.
Durante la serata, nella quale gli chef dell’Alleanza tra i Cuochi e i Presìdi Slow Food organizzeranno uno show-cooking e una degustazione di pesce, presentando sfiziose ricette preparate con le specie spesso dimenticate ma non per questo meno gustose, interverranno vari ospiti.
Verrà inoltre presentato l’ultimo rapporto di Nef (New Economic Foundation) che evidenzia come il cattivo utilizzo dei fondi pubblici europei al settore pesca pesi sulle tasche dei consumatori e sulla salute delle risorse ittiche, ormai al collasso a causa della pesca eccessiva. Nel Mediterraneo, ad esempio, l’82% delle risorse ittiche risulta sovra sfruttato, mentre in Italia «è dimostrato – sostiene Serena Maso di OCEAN2012 – che ad esempio i sussidi per la costruzione di nuovi pescherecci alimentano la sovracapacità di pesca e il sovrasfruttamento del mare. Nel 2004 erano stati gradualmente eliminati attraverso la Riforma della PCP del 2002. Riaprire la porta a questo tipo di aiuti rappresenterebbe un pericoloso passo indietro e un grave spreco di denaro dei contribuenti. Insomma una mossa sbagliata che va nella direzione di una pesca sempre più insostenibile».
Sempre secondo Nef, i consumatori di tutta Europa oggi pagano tre volte per il loro pesce: per il valore degli sbarchi (€6.6 miliardi), per i costi sociali della pesca eccessiva (€3.2 miliardi) e per i sussidi concessi agli operatori del settore pagati dai contribuenti europei (€0.9 miliardi).
Secondo Aniol Esteban, a capo del Dipartimento di Economia Ambientale della New Economic Foundation, «Con il voto sul FEAMP del prossimo 10 luglio, la Commissione Pesca del Parlamento Europeo ha la concreta possibilità di scegliere se contribuire alla pesca eccessiva e al sovrasfruttamento delle risorse che causano un minor numero di catture e minori guadagni o se decidere di garantire il ripristino degli stock ittici, a vantaggio di questa generazione e di quelle future».
Secondo Slow Food, «L’attuale proposta di regolamento, pur prendendo atto di problemi finora ignorati, non accoglie ancora una visione olistica della gestione ambientale, che è invece necessaria per raggiungere la salute dei nostri mari», spiega Cinzia Scaffidi, direttrice del Centro Studi di Slow Food. «Invece di investire in sussidi che incentivano un modello di pesca industriale, occorre, tanto più in questi tempi di crisi occupazionale, puntare verso una maggiore selettività degli attrezzi di pesca, sulla tutela dei diritti degli operatori e sul coinvolgimento delle comunità costiere. Per garantire un futuro al settore della pesca europea diventa quindi fondamentale investire nella formazione dei pescatori, nell’educazione dei consumatori e nella ricerca scientifica».
Programma della serata
6 luglio 2013, ore 20
Caffeina Festival – Arena Slow Food – Piazza Santa Maria Nuova, Viterbo (VT)
Show-cooking e degustazione di pesce gratuita curata dagli Chef dell’Alleanza tra i Cuochi e i Presìdi Slow Food (Vicoletto di Vignanello, VT e La Bomboniera di Civitavecchia, RM) con i prodotti e la partecipazione della Cooperativa “Sapor Maris” di Ladispoli e “Progetto Donna” di Civitavecchia.
Intervengono:
- Guido Milana, Parlamento Europeo – Commissione Pesca
- Serena Maso, OCEAN2012
- Matteo Pizzi, Slow Food
- Tommaso Iacoacci, Slow Food Lazio, Alleanza tra i Cuochi e i Presìdi
- Daniele Mugnano, Progetto FISHBOX