Troppi ritardi nella prevenzione delle malattie professionali da parte dei responsabili dell’Olivetti e delle società collegate. Questa, secondo quanto si legge nell’indagine, è l’ipotesi dei pubblici ministeri della procura di Ivrea che stanno notificando i provvedimenti per omicidio colposo e lesioni ai 39 indagati per le morti da amianto alla Olivetti. Fra gli indagati ci sono Carlo, Franco e Rodolfo De Benedetti e Corrado Passera. Secondo i magistrati l’azienda istituì nel 1974 una Commissione permanente Ecologia e ambiente, ma la gravità del rischio legato alla presenza dell’amianto fu rilevata solo in anni successivi. Inoltre, sempre secondo i magistrati, non ci sono state, nei confronti dei lavoratori, adeguate informazioni, sono mancati mezzi di protezione personali e gli interventi di manutenzione degli edifici sono stati insufficienti.
“Al momento, fanno sapere i magistrati, la procura «non intende richiedere l’archiviazione». Carlo De Benedetti è interessato dall’indagine nella sua qualità di amministratore delegato e presidente dell’Olivetti dal 1978 al 1996; il fratello Franco come amministratore delegato dal 1978 al 1989, di vicepresidente dal 1989 al 1992 e di consigliere di amministrazione fino al 1993; il figlio Rodolfo come consigliere di amministrazione dal 1990 al 1997; l’ex ministro Corrado Passera come consigliere di amministrazione dal 1990 al 1996 e amministratore delegato dal 1992 al 1996. Colaninno è stato amministratore delegato a partire dal 1996. Camillo Olivetti è indagato nella veste di amministratore delegato fra il 1963 e il 1964 e di consigliere di amministrazione fino al 1981.