Approvato, lo scorso 21 aprile, da parte del Consiglio direttivo di Itaca ((Istituto per l’Innovazione e Trasparenza degli Appalti e la Compatibilità Ambientale) il Protocollo ITACA Nazionale 2011 per la valutazione della sostenibilità energetico e ambientale degli edifici.
Questo recepisce tutti i rilievi mossi dalle Regioni in fase di applicazione dello strumento e le osservazioni tecniche avanzate dalle associazioni nazionali degli operatori economici.
La novità più importante è la predisposizione, oltre che del Protocollo per edifici Residenziali, anche del Protocollo per Uffici pubblici e privati, in accordo con la Direttiva 2010/31/CE che prevede per il 2020 che gli edifici pubblici siano a consumo quasi “zero”. A questo si aggiungeranno a breve, strumenti di valutazione per scuole, edifici commerciali e industriali.
Il Protocollo per Uffici contiene delle tematiche di valutazione (secondo lo schema già proposto per il protocollo residenziale ma con diversi parametri di calcolo e scale di prestazione per l’attribuzione dei punteggi) oltre ad alcuni criteri specifici quali il Building Automation sia per le nuove costruzioni che per gli interventi di recupero edilizio attraverso un’apposita tabella che indica per ciascun criterio a quale tipo di Protocollo fare riferimento.
L’aggiornamento del Protocollo nasce dall’esigenza di allineare lo strumento di valutazione alle nuove norme tecniche UNI in materia di energia (serie UNI 11300) e comfort e alle “Linee Guida nazionali per la certificazione energetica”.
Lo stesso Consiglio direttivo ha inoltre approvato uno schema di Protocollo d’Intesa con ACCREDIA (organismo nazionale autorizzato a svolgere attività di accreditamento, in attuazione del Regolamento CE n.765/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 09/07/2008) in materia di edilizia sostenibile e qualificazione degli appalti pubblici. Tale protocollo d’intesa sarà trasmesso alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per la definitiva approvazione.