E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 138 del 15 giugno 2012 il decreto del Capo Dipartimento del 16 marzo 2012, che ripartisce tra le Regioni i finanziamenti per gli interventi di prevenzione del rischio sismico previsti dall’art.11 della legge 77 del 24 giugno 2009, relativamente all’annualità 2011.
Il Piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico, avviato dopo il terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009 prevede, infatti, lo stanziamento di 965 milioni di euro in 7 anni, per realizzare interventi finalizzati alla mitigazione del rischio sismico sull’intero territorio nazionale. L’opcm n. 4007 del 29 febbraio 2012 disciplina i contributi relativi ai fondi per l’annualità 2011, che è di 145.100 milioni di euro. Il Dipartimento ripartisce i contributi tra le Regioni sulla base dell’indice medio di rischio sismico, privilegiando le aree a maggiore pericolosità, per indirizzare l’azione verso le riduzione delle perdite di vite umane. I contributi possono essere utilizzati solo nei comuni nei quali l’accelerazione massima al suolo “ag” sia pari o superiore a 0.125g.
Il decreto del Capo Dipartimento del 16 marzo 2012 ripartisce tra le Regioni i fondi a disposizione per l’annualità 2011 per gli studi di microzonazione sismica (lettera a) e gli interventi strutturali su edifici pubblici strategici o rilevanti, e edifici privati (lettere b+c).
Fonte: Protezione civile
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