laE’ dello scorso 22 luglio la pubblicazione della norma UNI 11367 “Acustica in edilizia – Classificazione acustica delle unità immobiliari – Procedura di valutazione e verifica in opera”.
La norma, attraverso la classificazione acustica degli edifici, basata su misure effettuate al termine dell’opera, vuole informare i futuri proprietari/abitanti sulle caratteristiche acustiche dell’abitazione e tutelare i vari soggetti che intervengono nel processo edilizio (progettisti, produttori di materiali da costruzione, costruttori, venditori, ecc.) da possibili successive contestazioni.
La UNI 11367, che si applica a tutti i tipi di edifici, tranne a quelli ad uso agricolo, artigianale e industriale, prevede quattro differenti classi di efficienza acustica: dalla classe 1, che identifica il livello più alto (più silenzioso), alla classe 4 che è la più bassa (più rumoroso). Ad oggi, seppure il livello prestazionale “di base” sia rappresentato dalla terza classe, la stragrande maggioranza degli edifici italiani attualmente esistenti non raggiunge neppure la quarta classe.
La classe è attribuita – sulla base di misurazioni dei livelli sonori e non solo di dati progettuali – alle singole unità immobiliari e non all’intero edificio (ad esempio, nel caso di un condominio, la classe deve essere assegnata ad ognuno degli appartamenti e non, genericamente, all’intero condominio). Se, da un lato, questo rende più complicata la determinazione di efficienza acustica, dall’altro è una maggiore garanzia sul risultato finale.
La valutazione complessiva di efficienza sarà obbligatoriamente accompagnata da valutazioni per ogni singolo requisito considerato: sono infatti oggetto di classificazione l’isolamento di facciata, l’isolamento rispetto ai vicini (sia per i rumori aerei, sia per i rumori di calpestio) e il livello sonoro degli impianti. Nel caso degli alberghi sono considerati altresì gli isolamenti acustici fra ambienti della stessa unità immobiliare (es. fra le camere).
All’elaborazione della norma hanno preso parte oltre 60 esperti, in rappresentanza di tutti i diversi interessi. Tutte le fasi che convergono nel processo di realizzazione dell’edificio sono,infatti, determinanti ai fini del risultato acustico: la progettazione, l’esecuzione dei lavori, la posa in opera dei materiali, la direzione dei lavori, le eventuali verifiche in corso d’opera, ecc.
La norma sulla classificazione acustica degli edifici – ha spiegato Piero Torretta, presidente UNI– si aggiunge a quella sulle prestazioni energetiche degli edifici (UNI TS 11300), migliorando il quadro delle informazioni a disposizione dell’utente del bene edilizio. Quadro che, con il meccanismo della classificazione graduata, conferisce al bene edilizio un nuovo valore economico legato alla capacità dello stesso di soddisfare esigenze spesso immateriali dell’utilizzatore (comfort, privacy, emissioni CO2, consumo materiali…).