Riciclando il 50% dei rifiuti urbani l’Europa potrebbe tagliare 103 milioni di tonnellate di CO2, una quantità di gas serra enorme. Non solo: l’operazione si trasformerebbe in un tesoretto di 643 milioni di euro, il prezzo corrente del mercato europeo dei certificati Ets.
Insomma, lo smaltimento e il riciclo dei rifiuti solidi urbani potrebbe non solo salvare il territorio, risolvendo una delle questioni ambientali ancora aperte nel nostro Paese, ma anche mettere in atto un interessante ritorno economico.
I dati e le proiezioni arrivano da WAS, il think tank sui rifiuti e sul riciclo della Althesys, che in questi giorni ha presentato il proprio report di settore
A Lima, in Perù, si sta tenendo, proprio in questi giorni, il summit mondiale sui cambiamenti climatici a cui partecipano paesi industrializzati e le economie in via di sviluppo. Alla conferenza si studiano e propongono possibili soluzioni per fermare la febbre del pianeta ma tante sono anche le misure che ogni Paese potrebbe prendere autonomamente per migliorare la situazione. L’Italia, ad esempio, potrebbe tagliare del 2,5% i suoi gas serra già col solo riciclo dei rifiuti. Spiega ancora Althesys: la sola gestione dei rifiuti – recupero e riciclo, rispetto al ricorso alla discarica – permette un taglio alle emissioni italiane di anidride carbonica di quasi 10 milioni di tonnellate/anno, il 2,5% circa del totale italiano: si tratta di 435 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti.