Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il presidente dell’Inail, Massimo De Felice, hanno firmato un protocollo d’intesa che consentirà la realizzazione di un polo integrato sanitario all’avanguardia negli interventi di traumatologia, protesica e riabilitazione.
L’intesa applica l’accordo-quadro raggiunto in conferenza permanente Stato-Regioni il 2 febbraio dello scorso anno e definisce un contesto che consentirà alla Regione di valorizzare e potenziare l’attività del Centro traumatologico ortopedico (Cto) “Andrea Alesini” di Roma, destinato a diventare un centro di eccellenza nella cura delle persone colpite da eventi traumatici, in grado di rispondere alle necessità terapeutiche di cittadini anche non residenti nel Lazio.
“Dopo anni in cui il Cto ha vissuto una fase critica – ha spiegato Zingaretti – l’obiettivo è quello di costruire insieme all’Inail un nuovo polo per le protesi e la riabilitazione nel cuore di Roma. Con questo protocollo rilanciamo la logica dell’integrazione e della cooperazione, nella convinzione che, se si riescono a far convergere le eccellenze, si riducono gli sprechi e si aumenta la qualità dei servizi offerti. La sottoscrizione di questo accordo è solo l’avvio di un processo complesso, ma siamo felici che una positiva collaborazione possa portare alla creazione di una struttura all’avanguardia”.
All’interno del polo l’Inail potrà incrementare le sue capacità di assistenza protesica. La filiale romana del Centro protesi di Vigorso di Budrio, infatti, si trasferirà presso il Cto, dove sarà realizzata una struttura per l’assistenza sanitaria riabilitativa non ospedaliera che funzionerà anche in regime residenziale. “Nella cornice dell’accordo Stato-Regioni, l’Istituto ha già firmato diverse intese con altre Regioni – ha sottolineato De Felice – Questo accordo, come il primo siglato con l’Emilia Romagna, per l’Inail ha però un significato particolare, proprio perché Emilia e Lazio ospitano il Centro di Vigorso di Budrio e la sua filiale, due strutture di riconosciuta eccellenza la cui attività si articola in un’ampia gamma di servizi, dalla progettazione delle protesi, alla formazione per il loro utilizzo, al sostegno psicologico del lavoratore infortunato”.
Una convenzione di durata ventennale regolerà i dettagli dell’intesa. In particolare, attraverso la convenzione saranno individuati sia i servizi e le prestazioni garantiti dall’Ospedale Cto che le tipologie assistenziali e il numero dei trattamenti garantiti dal Centro protesico e riabilitativo Inail, attribuiti in coerenza con la programmazione regionale e in regime di convenzionamento con il servizio sanitario regionale. “Integrato nel polo, il Centro protesi è un bene potenzialmente a disposizione di tutti gli infortunati– ha precisato a questo proposito De Felice – Sarà poi particolarmente importante mantenere all’interno del Cto più attività mediche possibili. Solo così l’esito finale potrà essere molto positivo e garantire la tutela globale integrata degli assistiti”. Il presidente dell’Inail ha ricordato anche che per l’Istituto l’approdo al Cto rappresenta in realtà “un ritorno a casa”. Era stato proprio l’Inail, infatti, a inaugurarlo nel 1942 con l’apertura di un primo centro da 80 posti letto nel quartiere Salario.
Gli oneri delle prestazioni saranno ripartiti tra Inail e Servizio sanitario nazionale (Ssn) secondo norme e criteri definiti: l’Istituto sostiene infatti totalmente i costi delle prestazioni sanitarie e di assistenza protesica erogate ai lavoratori infortunati, mentre attraverso le intese regionali rese possibili dall’accordo-quadro può intervenire anche in favore degli assistiti del Ssn, con oneri a carico di quest’ultimo. Il protocollo d’intesa, di durata triennale, prevede in particolare che l’Inail possa operare in questo senso nelle sue otto strutture già accreditate nel Lazio (cinque a Roma e una a Velletri, a Latina e a Rieti). Tramite ulteriori convenzioni tra Regione e Istituto, sarà inoltre possibile l’avvio di progetti di ricerca e di formazione in ambito protesico, riabilitativo e di reinserimento sociale e lavorativo, e la promozione della pratica sportiva per persone con disabilità.