Il Rapporto statistico 2014 del Casellario Centrale Infortuni, è stato pubblicato lo scorso 9 gennaio.
Si tratta di un documento che riassume i dati sugli infortuni e le malattie professionali del quinquennio 2009/2013 causa di invalidità permanente o morte, sia in ambito professionale sia in ambito extraprofessionale.
“La Banca Dati – si legge sulla premessa della pubblicazione – non restituisce una rilevazione della casistica degli infortuni avvenuti – non pervengono infatti le singole denunce di infortunio – ma degli eventi che hanno causato postumi di invalidità permanente e che sono effettivamente riconosciuti e/o indennizzati dagli enti assicuratori pubblici e privati. Dall’applicazione di questi criteri, previsti dalla norma, può discendere un divario con le risultanze statistiche di altre Banche Dati che rispondono a diversi principi normativi, fonti di alimentazione e finalità”.
Il rapporto è articolato in sei parti. La prima riguarda gli Infortuni complessivi e le malattie professionali, dove per infortuni complessivi si intendono quelli da RC Auto, infortuni lavorativi e infortuni da assicurazione facoltativa.
Questi sono alcuni dei dati sugli infortuni lavorativi del quinquennio 2009-2013 definiti al 30 aprile 2014.
- 2009: 100.028;
- 2010: 98.394;
- 2011: 91.401;
- 2012: 83.918;
- 2013: 65.650.
I dati vengono quindi scorporati e letti per età, regione, mese, giorno di accadimento, grado di invalidità da 1 fino all’esito mortale, sede e natura della lesione, qualifica professionale, incidente in itinere.
Per quanto riguarda le malattie professionali, per il quinquennio 2009-2013, di seguoto le informazioni fino al 30 aprile 2014.
- 2009: 15.336;
- 2010: 18.378;
- 2011: 19.586;
- 2012: 18.900;
- 2013: 18.879.
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