Dopo essere stato annunciato al termine della II Conferenza Governativa sulle patologie asbesto-correlate dello scorso novembre, e dopo essere stato approvato dal Governo lo scorso 21 marzo (attualmente al vaglio della Conferenza Stato Regioni), il Piano Nazionale Amianto, PNA, del Ministero della Salute, del Ministero dell’Ambiente e del Ministero del Lavoro è stato ufficialmente svelato lo scorso 8 aprile.
A presentarlo il ministro della Salute Balduzzi, a Casale Monferrato.
Il PNA si propone come un documento sul quale dovranno convergere e per il quale dovranno coordinarsi le attività e la raccolta dati dei quattro Ministeri interessati (MdS, MISE, MLAv, MATTM), istituti tecnici centrali delle Amministrazioni coinvolte, Regioni e PP.AA, organizzazioni sindacali e associazioni vittime ed esposti amianto. Un patto interministeriale, interistituzionale, sociale che potrà avvalersi del contributo di Università e Istituti di ricerca e della partecipazione di pazienti e associazioni, ONG, forze sociali.
Tra tre anni, il PNA dovrà essere riletto e sottoposto revisione, e sarà oggetto fondante della prossima Conferenza Governativa. Il punto di partenza, sanitario, epidemiologico, lo stato dell’arte dal quale avanza il documento è stato individuato nei dati e nelle situazioni fotografate nel giugno del 2012 nel Quaderno n.15 del Ministero della Salute.