Il rapporto 2014 di EEA evidenzia dati preoccupanti sull’inquinamento acustico
L‘inquinamento acustico è una preoccupazione ambientale sempre più crescente. E ‘generato da uno svariato numero di cause ed è ampiamente presente non solo nei più frequentati ambienti urbani, ma a volte, purtroppo, anche negli ambienti naturali. Gli effetti negativi si ripercuotono sul benessere e sulla qualità di vita delle popolazioni esposte, sulle capacità di apprendimento dei giovani, sulla salute e della fauna selvatica, anche quella marina. In generale si può dire che la società paga un prezzo molto alto per l’inquinamento acustico. L’Agenzia europea per l’Abiente (EEA, European Environment Agency) ha pubblicato, lo scorso 19 dicembre, il rapporto 2014 sull’inquinamento acustico.
Il documento stima che sono almeno 10.000 i casi di decessi per inquinamento acustico ambientale, che sono circa 8 milioni le persone che soffrono di disturbi del sonno e che sono stimati in circa 9.000 i casi di ipertensione causati da tale tipo di esposizione.
Le principali fonti di inquinamento acustico sono:
- Traffico urbano
- Traffico ferroviario
- Traffico aereo
- Industriale
Il rapporto valuta le azioni intraprese fino ad ora e quali dovranno essere prese in futuro per arginare il problema.