Quali sono i principali contaminanti nel nostro edificio?
Per ambiente confinato si intende un ambiente chiuso, sia di vita che di lavoro, dove le attività vengono svolte negli spazi interni; è il caso di scuole, uffici ed ospedali. I contaminanti di un ambiente Indoor, siano questi di natura chimica o biologica, possono provenire sia dall’esterno e penetrare negli spazi interni tramite le fessure dell’edificio, porte e finestre, che dall’interno dell’ambiente stesso dove vengono generati da diversi tipi di sorgenti come la presenza di persone (da considerarsi tra le principali fonti inquinanti con la produzione dei cosiddetti bioeffluenti), le attrezzature presenti (ozono prodotto dalle fotocopiatrici che generano radiazioni ultraviolette), gli arredi, i materiali da costruzione nonché dalle abitudini (scorrette) di lavoro (es fumo di sigaretta).
Tra gli inquinanti prodotti dall’uomo, microbiologici e chimici, l’anidride carbonica (CO2) è considerata il principale indicatore di qualità dell’aria; lo standard ASHRAE 62:2001 indica che una differenza di valori di CO2 tra interno ed esterno maggiore di 460 ppm già può avere ripercussioni importanti sulle capacità di concentrazione delle persone presenti, generare sintomi quali sonnolenza, mal di testa e difficoltà nell’apprendimento. Altre possibili sorgenti di produzione di agenti inquinanti sono i materiali edilizi con cui l’edificio è realizzato, si pensi ad esempio all’amianto o agli altri materiali fibrosi (fibre di vetro, lana di vetro, ecc), gli elementi di arredo che spesso contengono formaldeide, gli impianti aeraulici che possono divenire una vera e propria “nicchia microbiologica” con batteri, muffe e legionelle, spesso isolati da materiale fibroso quali amianto o vetro con le note caratteristiche cancerogene.