Tutto decorre dall’1 gennaio 2011 anche se formalmente si è partiti il primo ottobre scorso. La cosiddetta “proroga” del Sistri (Sistema di tracciabilita’ informatica dei rifiuti) e’ contenuta in un decreto che il ministero dell’Ambiente ha avviato alla Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione, composto di due soli articoli, di cui solo il primo a carattere dispositivo e che e entrato in vigore lo scorso 5 ottobre.
Non si tratta di una proroga “secca” del Sistri (il decreto conferma che resta ferma la data di operatività del 1°ottobre 2010), bensì del differimento di due termini: quello per la distribuzione dei dispositivi elettronici e quello per la fase sperimentale, che vede il Sistri utilizzato insieme a registri e formulari, cioè alle tradizionali scritture ambientali che dal 1998 presiedono a produzione e gestione dei rifiuti. È a queste due fattispecie che si riferisce l’articolo 1 del decreto, la cui lettura rende evidente la declinazione temporale del sistema indicata in box.
La fase sperimentale si allunga così da uno a tre mesi per tutti, cioè sia per chi al 1° ottobre 2010 sarà in possesso dei dispositivi sia per chi, invece, a quella data non li avrà.
Il nuovo decreto è stato motivato dalla prevedibile necessità di consentire il completamento della fase di configurazione e di consegna dei dispositivi elettronici (chiavette Usb, apparecchiature di monitoraggio per discariche e inceneritori e, per i soli trasportatori, black box).
Sul fronte delle configurazioni per i trasporti si registrano i problemi più gravi, anche connessi alle “sim card“.
La tenuta congiunta delle scritture ambientali tradizionali (registri e formulari) e del Sistri nasce dalla necessità di non interrompere il sistema di tracciabilità dei rifiuti. Questa può essere effettiva solo se tutti e tre i soggetti canonici della “filiera” del rifiuto (produttore, trasportatore, destinatario) posseggono i dispositivi elettronici. I molti problemi connessi alle difficoltà di distribuzione di tali dispositivi e la imprescindibile necessità degli addetti delle singole imprese di familiarizzare con il sistema, hanno reso necessario ampliare da uno a tre mesi il periodo di sperimentazione, teso ad assicurare la piena funzionalità del Sistri
Nel nuovo decreto si reperisce anche un’altra importante affermazione: nel periodo di sperimentazione, che terminerà per tutti il 31 dicembre 2010, «le fattispecie sanzionabili restano esclusivamente quelle relative alla violazione» degli obblighi relativi a registri e formulari (articoli 190 e 193, Dlgs 152/2006). Quindi, le sanzioni per il Sistri si applicheranno dal 1° gennaio 2011.
Questa norma sembra essere il preludio per l’introduzione del relativo concetto all’interno dello schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva 2008/98/Ce sui rifiuti che sta ultimando il suo iter (ora all’esame delle competenti Commissioni parlamentari) e che, a breve, sarà varato definitivamente, integrando l’ordinamento positivo nazionale.
Fonte: Il Sole24ore