A partire dal 1° gennaio 2021 entrerà in vigore la convenzione tra Invitalia e il Ministero dell’Ambiente che avrà durata di 63 mesi e andrà a inserirsi tra i progetti a tema amianto.
NUOVA CONVENZIONE TRA INVITALIA E MINISTERO
Sulla falsa riga di provvedimenti quali Asbesto 2.0, finanziato nel 2017 e nel 2018 dal Ministero per l’individuazione di una metodologia di indagine atta a identificare gli edifici caratterizzati da presenza di amianto, con un focus particolare sulle scuole, entra in vigore, a partire dal 1° gennaio 2021, la convenzione tra Invitalia e il Ministero dell’Ambiente.
La convenzione prevede uno stanziamento di circa 8 milioni di euro per effettuare una mappatura degli edifici pubblici che contengono amianto e per andare a catalogare in maniera digitale gli atti sulle bonifiche della Direzione generale del Ministero dell’Ambiente.
Proprio in continuità con il progetto Asbesto 2.0, infatti, il piano si pone lo scopo di sistematizzare la mappatura degli edifici pubblici contenenti amianto e, parallelamente, quello di digitalizzare l’archivio della Direzione Risanamento Ambientale, ovvero degli atti inerenti alle bonifiche effettuate, per rendere accessibili questi dati preziosi agli addetti ai lavori, tramite un unico sistema informatizzato.
POTENZIAMENTO DEGLI INTERVENTI DI RISANAMENTO AMBIENTALE
Il Ministro dell’ambiente, Sergio Costa, si è infatti così espresso circa la nuova convenzione:
“Potenziare gli interventi di risanamento ambientale dalle bonifiche dei siti inquinati alla rimozione dell’amianto, è tra le priorità dell’azione di governo. Gli 8 milioni di euro per la mappatura degli edifici che contengono amianto e la digitalizzazione dell’archivio della Direzione ministeriale che si occupa di bonifiche sono uno strumento utile nell’ambito delle azioni di risanamento del territorio e del coordinamento e disponibilità dei dati, punto di partenza per interventi mirati”.