È stato “Beixi Moshuo – Behemoth” del regista cinese Zhao Liang a vincere, tra i vari film candidati, il Green Drop Award 2015 della Mostra Internazionale di Cinema di Venezia, il premio assegnato al film che meglio interpretasse i valori della sostenibilità ambientale.
“Una denuncia dello sviluppo insostenibile della Cina e delle società industrializzate” è stato definito il film, “in bilico fra poesia e riflessione metafisica”, per il quale la motivazione ufficiale del Premio recita: “Gli uomini, le donne, l’ambiente, la natura sono rappresentati come sacrificio in nome di un progresso che, con un colpo di scena finale, si rivela inesistente. Nel viaggio dantesco simulato dal regista cinese non c’è salvezza, ma insegnamento morale, un monito per gli spettatori di ogni latitudine del globo”.
“Mi sono ispirato a Dante e ho descritto un’enorme catena industriale – ha detto il regista – in cui i colori rosso, grigio e blu rappresentano rispettivamente i tre regni danteschi”. Ma il cineasta ha inoltre analizzato “le condizioni di vita dei lavoratori e l’insensato sviluppo urbano”, offrendo una propria “meditazione critica sulla civiltà moderna, in cui si accumula ricchezza mentre l’uomo muore.
L’ennesimo invito alla riflessione che arriva da parte del mondo del cinema e che precede di circa 90 giorni i negoziati sul clima che si terranno a Parigi. “Da Venezia attraverso il cinema – ha ricordato il presidente della giuria Remo Girone – vogliamo lanciare un appello affinché questi negoziati vadano a buon fine. Il futuro dell’umanità dipende anche da questo e il cinema con i suoi artisti e i suoi spettatori può fare molto”.