Avvelenamento da mercurio industriale, problemi di fertilità causati da pesticidi, interferenti endocrini nei materiali plastici e nei prodotti farmaceutici, telefoni cellulari, organismi geneticamente modificati e nanotecnologie.
L’Aea Agenzia europea dell’ambiente ha recentemente segnalato il volume Late lessons from early warning – Volume II, dedicato alle innovazioni tecnologiche e chimiche e all’importanza della precauzione nella prevenzione degli incidenti.
La pubblicazione mette in evidenza come gli avvertimenti di pericolo, finora, siano stati ignorati fino a che i danni alla salute e all’ambiente non siano risultati impossibili da evitare.
Viene dunque sottolineata l’importanza della capacità di riconoscere gli avvertimenti di pericolo precocemente e, quindi, rispondere in tempo.
La relazione raccomanda che per ridurre i rischi relativi a nuove tecnologie e prodotti chimici non sufficientemente testati sia necessario in ogni caso adottare il “principio di precauzione”, sottolineando che spesso le azioni cautelari non sono necessariamente d’ostacolo allo sviluppo bensì possono rivelarsi stimolanti per l’innovazione.
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