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Su smog e inquinamento acustico la strada da fare è ancora lunga

“Quanto sei soddisfatto della qualità dell’aria e dei livelli acustici nella tua citta?” è questa la domanda posta agli abitanti di 83  centri urbani europei, si legge in Greennews, per conoscere i livelli ma anche la percezione dell’inquinamento metropolitano in Europa.

“In occasione della chiusura della Settimana verde UE e della Giornata mondiale dell’Ambiente (5 giugno) Eurostat, l’ufficio di statistica dell’Unione Europea, ha interrogato i cittadini su questo spinoso argomento. I risultati sono fortemente differenti tra i diversi Paesi, con livelli di soddisfazione che vanno dal 22 all’88% per quanto riguarda la qualità dell’aria e tra il 31% e l’82% per i livelli acustici. Ma andiamo con ordine. Nel dettaglio, per quanto riguarda la qualità dell’aria, almeno tre quarti degli abitanti hanno detto di essere soddisfatti a Dublino, Vienna e Helsinki (88% in tutti e tre i casi). Al contrario, la popolazione meno soddisfatta risiede a Bucarest (22%), seguita da Sofia (28%), Parigi (30%) Madrid (31%) e anche Roma(32%). Per quanto concerne i livelli sonori, Dublino mantiene la più alta percentuale di soddisfazione (82%), davanti a Helsinki (81%) e Lussemburgo (79%). In fondo alla classifica, ancora Bucarest che registra la più bassa percentuale di abitanti soddisfatti (31%). Seguono Sofia (36%), Atene (43%) e poi ancora le maglie nere di Madrid, Roma e La Valletta (45% in tutti e tre i casi).”

La percezione dei cittadini è abbondantemente confermata dalle rilevazioni scientifiche. L’80% delle aree urbane del mondo, infatti, ha un inquinamento dell’aria oltre i limiti posti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. “Il risultato è emerso dal monitoraggio di un totale di 795 città in 67 paesi del mondo, misurando i livelli di particolato fine e ultrafine, noti anche come PM10 e PM2,5, rispettivamente, nel periodo tra il 2008 e il 2013. PM10 e PM2,5 includono inquinanti come solfati, nitrati e nerofumo, tutte sostanze che possono penetrare in profondità nei polmoni e nel sistema cardiovascolare. Per questo l’OMS ha stabilito come valori limite della media annuale 20 microgrammi per metro cubo per il PM10 e 10 microgrammi per metro cubo per il PM2,5. Le capitali europee come Madrid, Londra, Berlino si mantengono al di sotto dei 40 microgrammi per metro cubo. In Italia, i valori registrati per le maggiori città sono: Milano 37, Torino 39, Roma 28 e Napoli 35 microgrammi per metro cubo. Tutte ampiamente sopra al limite indicato dall’OMS. Per quanto riguarda invece il PM2,5, i valori registrati su base annua, in microgrammi per metro cubo, sono: 15 a Londra, 16 a Berlino, 30 a Milano, 26 a Torino, 17 a Roma e 20 a Napoli.”

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