Grande soddisfazione dell’AIAB, Associazione Italiana per l’AgricolturaBiologica, per il nuovo testo adottato nella Commissione Ambiente del Parlamento UE che reintroduce il divieto di coltivare OGM per ragioni ambientali da parte dei singoli Stati membri. E grande plauso e sostegno agli europarlamentari che hanno inserito moltissimi elementi migliorativi nella normativa.
“Siamo molto soddisfatti di questo voto – dice Vincenzo Vizioli, presidente di AIAB – che aspettavamo da tempo. Sono state ascoltate le richieste provenienti da tutto il mondo del biologico di rafforzamento del sistema di valutazione del rischio OGM a lungo termine. Soprattutto è stata resa effettiva la richiesta di lasciare la libertà agli Stati membri di vietare la coltivazione transgenica sul proprio territorio per ragioni ambientali che si uniscono a quelle socio-economiche”.
Gli Stati membri potranno, infatti, vietare la coltivazione di Organismi geneticamente modificati per l’impatto che questi provocano su piante e animali, una motivazione che era stata esclusa dal testo precedente. Inoltre, l’Europarlamento ha limitato il ruolo centrale che i ministri Ue volevano concedere alle aziende biotech di intervenire sul procedimento normativo al pari degli Stati membri.
“Una decisione quest’ultima – dice Vizioli – che ci fa tirare un grosso sospiro di sollievo. A questo punto – conclude – il ruolo della Presidenza italiana, proprio all’inizio del Trilogo, diventa fondamentale, per consolidare una normativa che deve liberare l’Italia e l’Europa dagli OGM”.
