Approvato all’unanimità dal Consiglio della Provincia Autonoma di Trento il testo unificato “Fondo di solidarietà per i familiari dei lavoratori morti sul lavoro e di altre vittime di incidenti mortali“.
La commissione ha esaminato – e votato all’unanimità – il testo unificato “Fondo di solidarietà per i familiari dei lavoratori morti sul lavoro e di altre vittime di incidenti mortali”, sintesi dei disegni di legge 55 “Fondo di solidarietà per le famiglie dei lavoratori vittime di incidenti mortali sul lavoro” (Dorigatti) e 103 “Interventi a favore degli eredi di appartenenti alle forze dell’ordine, alle forze armate, al corpo soccorso alpino e speleologico, ai vigili del fuoco e alle forze della polizia municipale caduti nell”adempimento del proprio dovere” (Depaoli).
Lo scopo è quello di istituire un fondo per i parenti e i conviventi delle vittime di incidenti sul lavoro residenti in Trentino. Si prevede un contributo una tantum (massimale di 25mila euro) che potrà essere richiesto per gli incidenti mortali verificatisi dopo il 1°dicembre 2009 e chi si andrà a sommare ad altri indennizzi o emolumenti previsti da altre leggi. Sarà la giunta provinciale a stabilire il valore massimo e i parametri per il calcolo dell’Icef per l’accesso ai benefici del fondo di solidarietà. Il presidente del consiglio provinciale Dorigatti, presente in aula, ha chiesto di comprendere anche quelle situazioni in cui la morte giunge dopo qualche mese dall’infortunio e di coprire anche i casi in cui non venga accertata la responsabilità delle aziende. “Ritengo che il ddl parli di un tema, quello degli infortuni, che sono ancora ad un livello estremamente pesante per la comunità”, ha detto Dorigatti. Ed ha auspicato l’approvazione del ddl in aula. Depaoli ha sottolineato che “questo fondo è al di sopra di assicurazioni e altri tipi di interventi”, ricordando che “per delle famiglie che hanno avuto disgrazie è un piccolissimo segno della Provincia. Quando succede un fatto così grave un primo immediato intervento è necessario e dignitoso”.
Eccher ha suggerito di inserire anche la possibilità di allargare il Fondo anche per gli incidenti “in itinere”, cioè per chi si sta recando da casa al lavoro e viceversa. Viola ha chiesto di specificare quale sia il parametro Icef di riferimento e come verrà valutata la disponibilità finanziaria, “altrimenti – ha detto – rischiamo che ci siano persone che non ne beneficiano”. Per questo ha chiesto di inserire in legge – con un emendamento votato all’unanimità – un principio di progressività.