Lo scorso 25 novembre è stato presentato a Cagliari il Rapporto regionale INAIL 2009 con un focus sulla situazione della Sardegna dove il numero assoluto degli incidenti è diminuito del 7,14 per cento, passando dai 17.966 del 2008 ai 16.682 del 2009. Quelli con esito fatale, però, sono passati da 28 a 40. In realtà l’80% di questi è dovuto alla circolazione stradale.
Mentre gli infortuni in ambiente di lavoro sono diminuiti, quelli causati dalla circolazione stradale sono aumentati passando dai 28 del 2008 ai 40 del 2009. In quest’ambito si segnala come i casi avvenuti in strada siano costanti per quelli in itinere (nove sia nel 2008 che nel 2009), mentre siano aumentati quelli causati dall’attività sulla strada (da nove del 2008 a 24 del 2009). Si è rilevato che gli infortuni mortali accaduti in ambiente di lavoro sono ulteriormente diminuiti, passando dai 10 del 2008 ai 7 del 2009. Nel complesso, il 24% di tutti gli infortuni e più dell’80% degli infortuni mortali avvengono a causa della circolazione stradale: “Una situazione – si legge sul sito dell’INAIL – che chiama pesantemente in causa la situazione delle infrastrutture dell’isola, priva di trasporti per i lavoratori e con una rete stradale che pone a rischio gli utenti che, per lavoro, sono costretti ad utilizzarle”.
Naturalmente anche per la Sardegna vale il principio riscontrato su tutto il territorio nazionale e cioè che gran parte della diminuzione degli infortuni sul lavoro è da attribuirsi alla situazione di crisi economica e all’andamento dell’occupazione. Nel 2009, cioè, si è avuta una riduzione dei lavoratori occupati in attività maggiormente a rischio d’infortunio.