Monitoraggio del microclima in ambienti di lavoro: perché è fondamentale
Monitoraggio del microclima in ambienti di lavoro: perché è fondamentale. L’indagine Microclimatica riguarda misure strumentali e successive valutazioni per la verifica delle condizioni di benessere termico dei lavoratori negli ambienti dove operano, in riferimento alle norme tecniche vigenti.
Cos’è il microclima
Per microclima si intende quella condizione climatica che si stabilizza all’interno di un determinato ambiente (abitazione, scuola, posto di lavoro). Questo è caratterizzato prevalentemente da grandezze fisiche rilevabili direttamente (temperatura, umidità relativa, velocità dell’aria, CO, CO2, ecc. ), che possono influire in maniera positiva o negativa su ogni tipo di organismo che risiede nell’ambiente preso in esame, con numerosi probabili rischi sulla salute.
Le condizioni microclimatiche di un ambiente, infatti, agiscono direttamente sull’equilibrio termico tra l’individuo e l’ambiente, influenzando gli scambi termini che tra esse avvengono e, nel caso in cui non siano ottimali, impedendo il mantenimento costante della temperatura corporea che, come è risaputo, per essere ottimale, deve aggirarsi intorno ai 37 °C. Lo scambio termico può creare quindi sia possibili situazioni di comfort e benessere psicofisico che di stress termico. In caso di discomfort è possibile rilevare, sul lungo termine, conseguenti sindromi e patologie più o meno gravi.
Perché è importante monitorarlo
Partendo dai presupposti sopra espressi, è chiaro come in un ambiente di lavoro sia indispensabile mantenere un microclima confortevole: oltre a rispettare così le normative vigenti e a evitare, sul lungo termine, rischi di patologie per i lavoratori, un microclima ottimale susciterà una sensazione di benessere psicofisico nella maggioranza dei lavoratori, con un conseguente aumento di produttività. Al contrario, invece, il non monitoraggio costante del microclima in ambiente lavorativo, determinerà una sensazione di “disconfort”, e quindi di malessere e inoperatività. Questa sensazione può nascere da percezione globale di freddo o caldo, oppure da disagio localizzato (sensazione di caldo o di freddo esclusivamente in alcune parti del corpo) e può essere causata, per esempio, da fattori quali:
– correnti d’aria,
– elevate asimmetrie radianti,
– differenze verticali di temperatura
La valutazione del microclima, quindi, ha innumerevoli aspetti positivi in quanto consente di migliorare la fruizione degli ambienti – specie quelli di lavoro -, creare le condizioni giuste per la salubrità, per un’idonea conservazione degli oggetti e delle strutture edilizie, oltre che a garantire sempre la sicurezza e la salute dei lavoratori presenti negli ambienti di lavoro.
Misurazione del microclima in ambienti di lavoro: l’intervento di Gruppo Alis
Gruppo Alis, grazie al suo staff altamente qualificato, è in grado effettuare queste misurazioni mediante il posizionamento di una centralina computerizzata di acquisizione e relative sonde (costituite da: globotermometro per la misurazione della temperatura reale nei dintorni della postazione di lavoro, termo- igrometro per la misurazione della umidità relativa, anemometro per la misurazione delle correnti di aria) dotate di certificazione di taratura con una Velocità di campionamento pari ad una misura al secondo per singolo ingresso.
Durante il sopralluogo si deve aver cura di reperire le informazioni circa il dispendio energetico degli occupanti (secondo la tipologia di attività svolta) e di vestiario.
I valori misurati sono elaborati mediante algoritmo per la determinazione degli indici di comfort (o discomfort) ad uso della popolazione presente nell’ambiente monitorato.
I dati ottenuti dal calcolo sono confrontati con quelli indicati dalla norma tecnica di riferimento relativa all’Ergonomia degli ambienti termici e l’interpretazione del benessere termico viene effettuate mediante il calcolo degli indici di confort e dei criteri di benessere termico locale.
Il nostro obiettivo finale è quello di fornire le informazioni utili per apportare le modifiche strutturali quali condizionatori d’aria, pompe di calore, distanziamento da finestre o porte direttamente collegate con l’esterno, ergonomicità della postazione etc.
Questa valutazione deve interessare qualsiasi attività lavorativa che richiede una verifica del comfort operativo per riscontrato stress da lavoro o inefficienza operativa causata da ambiente lavorativo non idoneo o per prevenire cause di lavoro.