Successivamente al disastro di Sarno del 05.05.1998, la comunità scientifica ha manifestato la necessità di sviluppare metodologie adeguate per la valutazione sia della suscettibilità sia della pericolosità da frana intesa, secondo il rapporto UNESCO di Varnes & IAEG Commission on lanslides [1984], come “la probabilità che un fenomeno potenzialmente distruttivo si verifichi in un dato periodo di tempo, in una data area, e con una certa intensità”.
Il problema è particolarmente delicato se esteso ai versanti soggetti a fenomeni di neoformazione, che sono potenzialmente i più gravosi in termini di pericolosità e rischio associato soprattutto nel caso delle colate rapide.
Tale necessità è stata anche in parte recepita a livello legislativo come evidenziano gli Atti di Indirizzo e Coordinamento [DPCM 29/09/98] relativi al Decreto Sarno [D.L.180/98]: “…l’individuazione esaustiva del rischio e della pericolosità, dipendenti dalle condizioni idrogeologiche del territorio, può essere realizzata attraverso metodologie complesse, capaci di calcolare la probabilità di accadimento in aree mai interessate in epoca storica da fenomeni. …”
In questo ambito i professionisti di Alis, hanno messo a punto una metodologia che prevede un approccio integrato tra analisi geomorfologiche, geologiche, litotecniche, idrogeologiche e di uso del suolo applicate a distinte tipologie di frana. Tale approccio, partendo dall’analisi dei fenomeni avvenuti, valuta la propensione al dissesto di aree dove sono già in atto movimenti franosi o di aree potenzialmente suscettibili di fenomeni di prima attivazione.
Una volta individuata l’ubicazione dell’area di innesco dei fenomeni franosi in atto e potenziali, è necessario valutarne la sua intensità in termini energetici tramite la comprensione della massa coinvolta e della velocità di picco di attivazione. Tale dato risulta di importanza fondamentale per progettare le opere di mitigazione a protezione di eventuali elementi a rischio o per adeguate politiche di pianificazione territoriale a carico delle Amministrazioni locali e statali.