La casa green tutta italiana conquista il podio delle Olimpiadi della bioarchitettura. Dopo essere stato il primo progetto interamente proveniente dalle nostre università, industrie ed enti di ricerca, Med in Italy si è classificata tra i primi tre in sei prove delle dieci previste e oggi si conferma al terzo posto della classifica finale nella manifestazione internazionale più importante dedicata all’abitare sostenibile. Dopo aver ottenuto l’oro nella prestigiosa sfida alla sostenibilità, l’argento per il funzionamento di elettrodomestici e apparecchiatura elettronica e il bronzo in architettura, bilancio energetico, comunicazione e innovazione nei 15 giorni della gara.
«E’ stata una competizione entusiasmante, mozzafiato: Med in Italy è sempre stata in pole position tra i 18 progetti provenienti da tutto il mondo, prima in un corpo a corpo serrato con l’abitazione cinese, poi in un continuo alternarsi al vertice della classifica con le case francese, spagnola e tedesca», racconta la team leader di Med in Italy Chiara Tonelli. «Alla fine abbiamo ottenuto un prestigioso terzo posto: possiamo dire – continua scherzando – che è andata quasi come ai mondiali di calcio. Come in quel caso, ha vinto l’Europa latina e mediterranea. Un risultato non scontato, anche perché è la Germania la capitale dell’abitare sostenibile: in questo caso si è affermata una visione innovativa della bioarchitettura, orientata a risolvere i problemi posti dal clima estremo, che tende al riscaldamento globale esasperando i problemi tradizionali dei paesi del sud».
Una vittoria, quella ottenuta dal team di Med in Italy, raggiunta grazie alle eccellenze tutte italiane di creatività e qualità, il cuore del made in italy richiamato dal nome del progetto. E grazie a uno sforzo supplementare di sensibilizzazione per raccogliere le risorse necessarie per ideare, costruire e trasportare il prototipo: il fund raising ha trovato ascolto in alcune aziende orientate alla green economy ma è passato anche per la raccolta di fondi attraverso il web, mentre decine di migliaia di persone hanno scelto il menu presentato nella competizione attraverso un web contest e centinaia di studenti hanno disegnato la mascotte di Med in Italy. «Numerosi i ringraziamenti da fare, per un progetto nato grazie a tante eccellenze italiane. Il primo va agli architetti e ricercatori delle tre università che hanno composto il team vincente – le università di Roma TRE e della Sapienza di Roma, la Libera Università di Bolzano – e a Fraunhofer Italia», continua Tonelli . «La nostra è una vittoria condivisa con le molte aziende italiane del settore bioedilizia e architettura sostenibile che hanno reso possibile la bellezza e funzionalità del prototipo e sempre di più fanno dell’economia green la loro mission».
Med in Italy è una casa ecologica, energeticamente passiva e di classe A, grazie a impianti e sistemi di distribuzione dell’energia solare che producono tre volte la potenza necessaria a far funzionare nel suo complesso la casa. Le gare previste dal decathlon dell’architettura sostenibile pongono attenzione massima alle prove dedicate a innovazione, sostenibilità, architettura e bilancio energetico. Il terzo posto del progetto italiano acquista dunque un valore aggiunto per i risultati ottenuti in queste quattro gare centrali.
Tra le caratteristiche che hanno colpito la giuria, la facilità di montaggio (soltanto cinque giorni, più cinque per il funzionamento degli impianti), un fattore che favorisce la posa di Med in Italy anche in situazioni di crisi o disagio ambientale, come i terremoti. Anche grazie al sistema di ancoraggio antisismico T-Blok brevettato dalla Sistemi Chiocciola di Arezzo con una particolare attenzione nei confronti dell’ambiente. Altre caratteristiche fondamentali sono state la scelta di materiali naturali e riutilizzabili o riciclabili fino al 100%, come l’intero sistema costruttivo in legno, ingegnerizzato da Rubner; la cucina dematerializzata di Demode engineered by Valcucine; i sistemi di raffrescamento e riscaldamento improntati alla tradizione architettonica mediterranea personalizzati sulla casa da Frost; l’isolamento naturale realizzato completamente in fibre di legno e brevettato da Naturalia Bau; l’utilizzo di materiali riciclati quali il pavimento Ecomat, e riciclabili quali le tubature in alluminio fornite dal C.I.Al. (Consorzio italiano per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in alluminio). Inoltre, tra i 18 prototipi presenti al Solar Decathlon Europe 2012, MED in Italy e’ stato l’unico trasportato in treno grazie a un accordo con FS italiane. La scelta della rotaia ha così evitato che cinque TIR viaggiassero per 4.000 chilometri da Bolzano a Madrid, risparmiando circa 5 tonnellate di CO2.