Ulteriore proroga per il Sistri che partirà ufficialmente il primo settembre anziché il primo giugno 2011. Così dopo le tante polemiche che lo anno accompagnato nei mesi scorsi slitta nuovamente la data di partenza. Per il Ministero, il Click Day era stato un successo, ma le aziende sono state di tutt’altro avviso lamentando i tanti malfunzionamenti del sistema elettronico.
L’intesa sulla nuova data di partenza è stata tra il Ministero dell’Ambiente e le principali organizzazioni imprenditoriali, Confindustria e Rete Imprese.
Numerosi erano stati i problemi riscontrati durante le prove generali dell’avvio del sistema. Secondo gli esperti, si sarebbe rischiata la paralisi dell’intero settore agricolo, qualora il Sistri non avesse funzionato correttamente.
“Abbiamo cercato e trovato una soluzione condivisa – afferma il Ministro Stefania Prestigiacomo – nel comune intento di mettere in campo un sistema capace di coniugare trasparenza, semplificazione amministrativa, tutela della legalità. Un sistema che è stato pensato per agevolare il lavoro delle imprese non certo per complicarlo. Credo che la rimodulazione in chiave di progressività dell’entrata in vigore del Sistri sarà utile a collaudare al meglio il sistema e aiuterà le aziende a prendere confidenza con le nuove procedure elettroniche”.
“Una decisione opportuna – sottolinea Coldiretti – dopo i risultati del Sistri day con il 90 per cento delle imprese che ha avuto problemi di accesso al sistema o non è riuscito, comunque, a portare a termine le operazioni necessarie. Ferma restando l’importanza di intervenire per garantire legalità e trasparenza nel sistema dei rifiuti è importante la decisione del Ministero di recepire le esigenze manifestate dalle imprese“.
I punti previsti dall’intesa.
Il Sistri, che, ricordiamo, doveva inizialmente partire il primo ottobre 2010, entrerà in vigore:
– il 1° settembre 2011 per produttori di rifiuti che abbiano più di 500 dipendenti, per gli impianti di smaltimento, incenerimento, etc. (circa 5.000) e per i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui superiori alle 3.000 tonnellate (circa 10.000);
– il 1° ottobre 2011 produttori di rifiuti che abbiano da 250 a 500 dipendenti e “Comuni, Enti ed Imprese che gestiscono i rifiuti urbani della Regione Campania”;
– il 1° novembre 2011 per produttori di rifiuti che abbiano da 50 a 249 dipendenti;
– il 1° dicembre 2011 per produttori di rifiuti che abbiano da 10 a 49 dipendenti e i trasportatori che sono autorizzati per trasporti annui fino a 3.000 tonnellate (circa 10.000);
– il 1° gennaio 2012 per produttori di rifiuti pericolosi che abbiano fino a 10 dipendenti.
Secondo il Ministero, inoltre, saranno previste procedure di salvaguardia in caso di rallentamenti del sistema e una attenuazione delle sanzioni nella prima fase dell’operatività del sistema.