Il SISTRI, sarà pienamente operativo dal 1 giugno, giorno in cui scatterà l’obbligatorietà con le sanzioni per chi non aderisce. Si tratta del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, istituito con decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 17 dicembre 2009, pubblicato nella G.U. del 13 gennaio 2010.
“Dalla più corretta gestione dei rifiuti – si legge sul sito del ministero dell’Ambiente – deriverà, oltre una riduzione del danno ambientale, un vantaggio in termini di prevenzione dell’illegalità. Semplificare e rendere trasparenti le procedure vuol dire ridurre i costi per le imprese ed eliminare le forme di concorrenza sleale, realizzate da chi opera al di fuori dalle regole”.
Il sistema SISTRI prevede l’adesione obbligatoria per alcuni soggetti, e facoltativa per altri. La distinzione si fonda, tra l’altro, sul tipo di rifiuti trattati.
La legge che individua le caratteristiche dei rifiuti è il decreto 152/06, distinguendo tra urbani e speciali e pericolosi e non pericolosi. Stabilisce che la gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse ed e’ disciplinata al fine di assicurare un’elevata protezione dell’ambiente, controlli efficaci, e la conformità al principio comunitario “chi inquina paga”.
Rifiuti speciali, ad esempio, sono quelli provenienti da attività agricole e agroindustriali, da attività di demolizione e costruzione, da lavorazioni industriali, artigianali, commerciali, da attività sanitarie, ecc. Sono tutti quei rifiuti non civili, che derivano dalle attività economiche o commerciali, fra i quali c’è una quota di rifiuti definiti pericolosi perché particolarmente nocivi per la salute umana o inquinanti per l’ambiente.
Il D.M. 22 dicembre 2010, pubblicato nella G.U. n.302 del 28 dicembre 2010 ha rinviato al 30 aprile 2011 il termine entro il quale produttori, smaltitori e recuperatori di rifiuti devono dichiarare, sulla base dei dati inseriti nel registro di carico e scarico, i rifiuti prodotti e gestiti nel 2010. Le informazioni relative al periodo dal 1° gennaio 2011 al 31 maggio 2011 dovranno essere comunicate entro il 31 dicembre 2011.
La presentazione della dichiarazione SISTRI potrà avvenire con le seguenti modalità alternative:
• compilando in via telematica gli appositi modelli, che saranno pubblicati sul portale www.sistri.it
• compilando e trasmettendo alla Camera di commercio territorialmente competente.
Il ministero dell’Ambiente ha riepilogato il 3 marzo 2011 in una tabella gli adempimenti previsti per i diversi soggetti.
La gestione del sistema SISTRI è affidata al Comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente, che garantisce anche la messa a disposizione dei dati sulla produzione, movimentazione e gestione dei rifiuti. Sarà, così, possibile ricavare i flussi di informazione che consentiranno di adempiere agli obblighi informativi previsti dalla normativa comunitaria e di rispondere alle necessità derivanti dalle rispettive competenze di ciascuna istituzione coinvolta.
Per maggiori informazioni: www.sistri.it