Sulle Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) il 26 aprile sono entrati in vigore gli obblighi previsti dal DLgs.81/2008, Titolo VIII , Capo V.
La norma prevede (art. 216) che il datore di lavoro valuti e misuri i livelli delle Radiazioni Ottiche Artificiali (ROA) a cui possono essere esposti i lavoratori, nell’ambito della valutazione dei rischi . L’interazione della radiazione ottica con l’occhio e la cute può provocare conseguenze dannose. La tipologia di effetti dell’esposizione dipende dalla lunghezza d’onda della radiazione incidente, mentre dall’intensità dipendono sia la possibilità che questi effetti si verifichino che la loro gravità.
Oltre ai rischi per la salute dovuti all’esposizione diretta alle radiazioni ottiche artificiali esistono ulteriori rischi indiretti, quali:
- sovraesposizione a luce visibile: disturbi temporanei visivi, quali abbagliamento, accecamento temporaneo;
- rischi di incendio e di esplosione innescati dalle sorgenti stesse e/o dal fascio di radiazione;
- stress termico, contatti con superfici calde ecc.
Al fine di proteggere i lavoratori dai rischi che possono provocare danni a occhi e viso, una volta identificati e valutati i rischi e adottate tutte le misure concretamente attuabili per la loro eliminazione o riduzione, il datore di lavoro ha l’obbligo di adottare anche i dispositivi di protezione degli occhi e del viso più efficaci per contrastare i tipi di rischio presenti.
Per la protezione degli occhi e del viso si utilizzano occhiali (con oculare doppio o singolo), maschere (del tipo a scatola o a coppa) e ripari facciali (per saldatura o altro uso).
Lo scopo delle misure di tutela è di eliminare o ridurre al minimo tutti i rischi (diretti o indiretti) per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione a radiazioni ottiche di livello pericoloso ed eventuali altri rischi associati.
Il DLgs.81/2008 richiede che vengano adottate specifiche azioni di prevenzione solo qualora la valutazione evidenzi la possibilità di superamento dei Valori Limite di Esposizione (VLE ) oppure la sorveglianza sanitaria evidenzi alterazioni apprezzabili dello stato di salute dei lavoratori correlate all’esposizione a ROA.