Illustrato oggi a Roma, all’Istituto superiore di sanità, “Il Progetto Amianto”, che costituisce la prima attuazione del Piano Nazionale Amianto. Quest’ultimo, ancora in corso di approvazione definitiva, scaturisce dalla II Conferenza Governativa dedicata all’argomento (Venezia, 22-24 novembre 2012), nel corso della quale è stato tracciato un quadro dettagliato dello stato dell’arte sulle conoscenze scientifiche sui rischi da amianto. Primo passo per una proposta di piano operativo comprensivo delle linee di azione da intraprendere a breve e medio termine per le diverse problematiche individuate.
Il Progetto Amianto, finanziato dal Ministero della salute e coordinato dall’Iss, intende dare alcune risposte a problematiche ancora aperte, quali:
– il rischio connesso all’esposizione non professionale e ambientale residua dopo il bando dell’amianto;
– le metodologie più efficaci per la sorveglianza sanitaria ed epidemiologica;
– i sistemi innovativi di diagnosi e cura delle malattie correlate all’esposizione ad amianto;
– la cooperazione con i paesi in cui l’uso dell’amianto è ancora consentito.
Il Progetto si compone di quattro Unità operative (Istituto superiore di sanità, Università Avogrado del Piemonte orientale, Università di Torino, Istituto tumori Regina Elena) che affronteranno rispettivamente le tematiche: ambiente, epidemiologia, diagnosi e cura.