Presentato mercoledì scorso 14 dicembre, a Roma, dal direttore generale di INAIL Lazio Antonio Napolitano, il “Rapporto regionale INAIL Lazio 2010″. Nel 2010 il fenomeno infortunistico ha rilevato una contrazione: le denunce presentate sono state 55329 a fronte delle 55604 del 2009. La flessione è stata quindi dello 0,5%. Più consistente, -8,7%, la riduzione dei casi che riguardano infortuni mortali. Sono 94 i lavoratori che hanno perso la vita nel 2010 nel Lazio e che in apertura sono stati ricordati uno per uno. Nel 2009 gli infortuni mortali erano stati 103.
Il rapporto individua tre diverse casistiche per infortuni mortali e incidenti sul lavoro distinguendo tra infortuni avvenuti “in occasione di lavoro”, di cui un sottoinsieme è rappresentato da incidenti stradali, e incidenti “in itinere” e cioè nel tragitto casa-lavoro-casa.
Per quanto riguarda le denunce per malattie professionali il dato, in accordo con l’andamento nazionale, è di un considerevole aumento delle denunce: +17,3%. Quello che si rileva a livello nazionale non è il peggioramento delle condizioni di salubrità del luogo di lavoro quanto l’emersione delle patologie professionali fino ad oggi non denunciate.
Confrontando i dati del Lazio con i dati nazionali risulta che 55.329 casi di infortunio denunciati nel Lazio rappresentano il 7,1% del dato nazionale, i 94 casi mortali sono il 9,9% dei casi occorsi in Italia e 1635 denunce di malattie professionali rappresentano il 3,9% delle patologie lavorative registrate in Italia nel 2010.
In conclusione il rapporto fornisce anche alcuni dati relativi all’andamento per il primo semestre 2011. Anche se non ancora consolidati, sono dati su cui si può basare un raffronto col precedente semestre 2010. I dati registrano un’ incoraggiante contrazione sia per quanto riguarda gli infortuni che per i casi mortali. Nel primo semestre 2011 le denunce di infortuni sul lavoro sono state 26.352 a fronte del 28.041 del primo semestre 2010, (-6,4% nel 2011); i casi mortali nel primo semestre 2010 erano stati 43, mentre nel primo semestre 2011 sono 29.