A indagare, ancora una volta, è la procura di Torino.
Oggetto dell’inchiesta gli elicotteri “imbottiti” d’amianto in dotazione alle Forze armate italiane.
Che gli inquirenti stiano esaminando il caso lo ha confermato all’Ansa il pm, Raffaele Guariniello, non escludendo la possibilità di un rischio di contaminazione.
“Siamo in contatto con i diversi organi di vigilanza delle singole forze armate italiane – ha detto – per assumere elementi relativi alla possibile presenza di amianto negli elicotteri prodotti da Agusta Westland in uso ad Aeronautica, Esercito, Marina e Carabinieri”.
A lanciare per primo la notizia è stato, con un’inchiesta, il quotidiano online “Huffington post”, che ha puntato il dito contro gli elicotteri prodotti dalla società controllata di Finmeccanica, al centro di un fascicolo della procura di Torino. Secondo il giornale, numerosi modelli di velivoli attualmente in dotazione alle forze armate conterrebbero asbesto in molte parti. Una situazione che, se accertata, potrebbe essere cominciata oltre quindici anni fa.
Gli elicotteri “all’amianto” rappresentano un filone di un’indagine allargata relativa ai numerosi casi di morti per mesotelioma registrate tra le forze armate – in particolare tra i dipendenti della Marina militare – condotta da tempo dai magistrati piemontesi. “Questa inchiesta è stata aperta oltre un anno fa e ha già portato all’accertamento di oltre 300 decessi per mesotelioma pleurico dal 1981 ad oggi tra i dipendenti della Marina”, ha sottolineato Guariniello, sottolineando come adesso la presenza della fibra killer interesserebbe non più soltanto le flotte navali, ma anche quelle del cielo.
Il ministro della Difesa, Mario Mauro si è detto fiducioso di riuscire presto ad arrivare alla verità. “Essendoci un’ inchiesta della magistratura ci sentiamo assolutamente tutelati”, ha dichiarato.