Le ultime rilevazioni Inail, riferite al 2007, parlano di 26.473 casi di malattie professionali, come dato complessivo. Una realtà di cui si parla poco ma che rappresenta un vero e proprio elemento condizionante per la qualità della vita dei lavoratori. Nell’ambito del vasto mercato che ruota intorno alla sicurezza sul lavoro la società Alis srl ha scelto di puntare proprio su questo. Uno sguardo speciale e attento alla salvaguardia delle condizioni di benessere e di salute dei lavoratori e una guida autorevole e competente a tutti i passi che il datore di lavoro deve compiere per non trovarsi mai fuori dalle regole. “Il nostro è un lavoro di nicchia, spiega Matteo Mazzali, direttore tecnico. Siamo in pochi a Roma a dedicarci a un’analisi attenta di tutti i fattori di rischio per la salute, negli ambienti di lavoro e di vita. Si parla sempre, infatti, di infortuni mortali. Naturalmente è necessaria una continua attenzione alle condizioni di sicurezza per preservare la vita dei lavoratori. Allo stesso tempo, però, è importante salvaguardare la loro salute. Su questo si legge poco sui giornali, perché l’argomento ‘non fa notizia’. Sono molti però i lavoratori che sviluppano malattie professionali, anche gravi (asbestosi, neoplasie da asbesto, ipoacusia, malattie osteoarticolari e pneumoconiosi) legate alla presenza di elementi inquinanti sul posto di lavoro. Così come è possibile sviluppare malattie se nel proprio ambiente di vita non sussistono condizioni adeguate a garantire salute e benessere”.
La valutazione del rischio amianto, la ricerca degli inquinanti nell’aria e nelle acque, la misurazione dei campi elettromagnetici, delle radiazioni ottiche, del rumore e delle vibrazioni, il rilievo di gas radon, il microclima, l’illuminamento e l’impatto degli agenti perturbativi di natura biologica e fisica sull’uomo e sull’ambiente, rappresentano il ventaglio delle competenze di Alis.
“Sono tutti fattori di pericolo per la salute che noi misuriamo valutandone la conformità alla legge nazionale e alle norme tecniche internazionali”. La particolarità di questa società, piccola ma molto attiva, sta nella sofisticata strumentazione di cui è dotata e nelle alte professionalità, maturate in anni e anni di esperienza. “Per analizzare correttamente i dati sono necessari, oltre ad un’adeguata strumentazione, grande attenzione, esperienza e competenza. Non basta, infatti, misurare le fibre/litro di amianto o i decibel del rumore. Bisogna saper dare alle misure la corretta interpretazione, spiegare cosa c’è dietro quel numero e saper guidare il datore di lavoro attraverso tutte le necessarie azioni da compiere per risolvere le criticità e ripristinare la situazione ottimale. Il dato, insomma, per quanto importante, è solo un punto di partenza. L’inizio di un percorso, spesso tortuoso, durante il quale non bisogna mai distogliere lo sguardo da una normativa complessa e mutevole. Ecco, Alis guida il suo cliente, passo dopo passo, nella costruzione di un sistema di gestione del rischio conforme alla normativa vigente. “Non siamo ispettori ma consulenti. Non controlliamo ma affianchiamo”.
La gestione del rischio amianto e di tutte le delicate tematiche e politiche che ruotano intorno a questo elemento rappresenta uno dei principali punti di forza di Alis. Forte di una robusta specializzazione in materia, la società è in grado di fornire tutta la gamma di servizi necessari per la verifica della presenza di amianto e per una sua completa gestione in tutte le fasi successive. Sia negli ambienti di lavoro sia negli ambienti di vita.
Grazie alla sua serietà e professionalità, Alis si è guadagnata in tanti anni la fiducia di numerosi clienti, sia pubblici sia privati, che continuano a rinnovare la loro scelta.
Alis, nata nel 2009 ma che in realtà ha alle spalle un progetto che dura da più di dieci anni, fornisce servizi e consulenza anche nei settori della qualità, della formazione in materia di sicurezza sul lavoro e delle politiche ambientali. Una piccola società, proiettata verso l’innovazione, con uno sguardo particolarmente attento all’ambiente, alla qualità della vita e alla salute delle persone, lavoratori e cittadini.
Da un articolo del Sole 24 Ore uscito lo scorso 31 marzo